29 apr 2017

MAGGIO - ZIBALDONE

COSI E' SE VI PARE

La società di oggi, in rapido sviluppo, suggerisce continuamente l'adozione di nuovi modelli organizzativi. Nel comparto delle attività produttive l'antico postulato che lavorare significa occupare il tempo nel fare qualcosa di produttivo traendone un vantaggio generalmente economico, alla luce dei nuovi assetti proposti, non è più fondamentale. Anzi. Per le aziende l'equazione "minima retribuzione=massimo guadagno" è diventata la linea guida nella formulazione delle offerte di lavoro. E si arriva all'estremizzazione che, per talune mansioni, il lavoro è di per se auto premiante. Non richiede cioè alcuna retribuzione. E' il grande momento del volontariato: incentivato, voluto, promosso a tutti i livelli.

Molte attività, molti servizi sono svolti sotto l'egida del volontariato che impegna i disoccupati "pro tempore" senza garanzia alcuna di retribuzione. E i volontari, a ben guardare, sono ovunque, negli ospedali ad assistere i malati, nelle strade, sui marciapiedi cittadini e negli spazi comuni impegnati a svolgere i cosiddetti lavori di pubblica utilità. Ma non solo, e qui la strada è ormai è in discesa, anche negli uffici pubblici e privati va  per la maggiore l'impiego di personale non retribuito. Sono di solito persone altamente qualificate chiamate "stagisti" o anche "apprendisti" che, illuse dal miraggio di un reale inserimento in organico, girano per le aziende regalando, è proprio il caso di dirlo, la loro professionalità acquisita spesso con duri sacrifici.    

In questo contesto la questione dei diritti dei lavoratori non ha più alcuna rilevanza. Semplicemente sono stati ridotti o aboliti. L'orario di lavoro è quello fissato dalle esigenze del mercato, il godimento delle ferie o delle festività è soggetto alla generosità del datore di lavoro. Natale, Ferragosto, Pasqua possono diventare giornate pienamente lavorative pena la risoluzione del rapporto di lavoro. Perfino le assenze per malattia non sono il più delle volte retribuite. E i contributi per il welfare, i versamenti all'INPS, all'INAIL, ai vari enti assicurativi? Pura utopia. Anche loro fanno ormai parte di un passato recente da stravolgere e da dimenticare. 

Un panorama deprimente per i lavoratori che a volte non riescono a comprendere pienamente l'ampiezza del processo ne tanto meno a governare quella minima parte che li riguarda direttamente. Una situazione penosa che richiederebbe  una più attenta valutazione alla luce dell'assennatezza, ponderatezza, accortezza propria delle persone mature. Un'analisi impegnativa, una via impervia che potrebbe portare i lavoratori coinvolti in questo nuovo disegno di società a contrastare efficacemente l'erosione progressiva dei loro diritti. 

E' evidente che tutto questo non è  entrato a far parte della coscienza collettiva dei lavoratori. Non esiste una comune consapevolezza, anzi, regna il più sfrenato individualismo. Ognuno si arrangia come può, ognuno arraffa quello che può arraffare, ognuno si accontenta di qualsiasi ipotesi di lavoro gli venga proposta. Ed ecco il risultato. Buttata alle ortiche  la propria esperienza di vita, la propria maturità di individuo i lavoratori affrontano questi tempi difficili  con l'unico comportamento possibile: un'incosciente infantilismo.  Come dire "io..... speriamo che me la cavo!"

13 apr 2017

APRILE - CACCOLE

Primarie del PD. Lunghe file di richiedenti asilo ai gazebo "Dopo tutto quello che hanno fatto per farci arrivare in Italia....."

Nord Corea. Kim Jong-un minaccia un attacco nucleare contro gli Stati Uniti. Non gli hanno voluto dare l'indirizzo del parrucchiere di Trump.

Bio-testamento. Primo si della camera. Per i disoccupati nuove possibilità lavorative. Come esecutore testamentario.

Teoria del caos:


Modella 18enne mette all'asta la sua prima volta. Grande successo dell'iniziativa e apertura di siti online per la vendita di prime volte. Sfortunatamente - causa lunga lista di attesa - l'oggetto delle vendita cambiava spesso natura. La prima volta diventava l'ennesima. Aspettare, che noia!

Donne Islam. In pubblico non se lo fanno sfilare da nessuno. Solo in privato. Quel capo di lingerie che nasconde la parte femminile del corpo. Il velo islamico.

Roma. Ratto morde un bambino di tre anni. Immediata la somministrazione di adeguata profilassi. Ad evitare che contragga tutte quelle pericolose malattie trasmesse dai bambini. 

USA. Sganciata sull'Afghanistan la superbomba MOAB. La madre di tutte le bombe. Figuriamoci il padre.

Svaniti nel nulla.  L'omicida di Budrio Igor il russo e gli elettori del PD.

Centro destra. Venduto il Milan, Berlusconi pensa già ad una nuova squadra. Nel campo della pastorizia. 

Centro destra. Improbabile matrimonio quello di Giorgia e Matteo. E' per via di lei. Nell'intimità lo chiama sempre Silvio.

Centro destra. Improbabile matrimonio quello di Giorgia e Matteo. E' per via di lui. Pensa solo al rapporto anale....

The Donald. Aavvertito Putin dell'imminente attacco alla Siria. "Di ai tuoi di non andare a cena fuori stasera". 

USA. The Donald lancia 59 missili sulla Sirya. "Questo nuovo telecomando..... una vera figata."

Gomorra. Grande successo dell'omonima fiction. De Luca: mezze calzette.....

12 apr 2017

APRILE - ZIBALDONE

C'E' POCO DA RIDERE 

La questione sicurezza è diventata il primo problema della gente. In giro c'è paura. Di essere aggrediti, derubati, truffati. Massima comprensione delle istituzioni e relativi interventi. Arriva la capillare diffusine di statistiche sulla diminuzione dei reati e la narrazione del fattore percezione. In pratica il problema non esiste e non c'è bisogno ne di interventi straordinari ne di investimenti ad hoc. Siamo dei pazzi, dei visionari. Percepiamo ciò che non c'è. Ma val la pena insistere. La questione sicurezza percepita è destinata a diventare ben presto una questione di minaccia ignorata.


IL "VESPONE NAZIONALE"

Uno primeggia su tutti: il cosiddetto "Vespone nazionale", colui che a tarda sera implacabilmente tenta di far seguire un suo telegiornale privato, con personalissime interpretazioni, alle news diramate dai media nazionali.
Col suo faccione stralunato quasi ogni sera si affaccia al nostro schermo televisivo e da lì pontifica, incurante dei conati di vomito che assalgono i disinteressati ascoltatori, vittime inconsapevoli del trattamento psicologico loro riservato.
Sono anni che questo non richiesto spettacolo di pessimo giornalismo d'accatto va avanti e, la domanda sorge spontanea, ma fino a quando ce lo dovremo sorbettare? Va bene per l'ora tarda e il canale TV che malauguratamente assicura una alta "audience", ma perchè non è finalmente possibile usufruire di qualcosa di meno soporifero?